Dove ho mai letto....



Dove mai ho letto
della sottile tunica di fanciulla?
Così poco si difendeva
Che era facile vincerla.

Appena scivolata sull' onda della spalla
Non la poté più trattenere il seno
Lui stesso capitato nel palmo della mano
Come un agnello smarrito che cade
Dentro la tana del lupo.


Jaroslav Seifert


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Che dire?
Seifert è un poeta Ceco di Praga che ha vinto il nobel nel 1984.
Le sue poesie sono quasi tutte poesie d'amore, ma non amore svenevole quanto piuttosto un amore che lo afferra tutto, corpo e  anima, e partendo dalla realtà va al profondo del senso della vita. Non per nulla in quasi tutta la sua poetica è sempre presente oltre all'amore la morte: non come fatto tragico e negativo, bensì come parte del cammino di ognuno.
Ha molto amato, non so se solo sentimentalmente ma credo anche carnalmente, perché  dimostra molta passione. Ed è sottilissimo nel descrivere la donna, la vita, i desideri, i fremiti della passione. 
Ma Seifert  è ben radicato dentro  una storia, una tradizione, una società e una cultura... oltre alle donne e alla poesia ha un'altra grande passione, che insieme è un grande dolore, la sua patria (maltrattata, nel periodo della dittatura) . 
Quasi sempre l'amore e i sospiri per la donna, nelle sue poesie, sono simbolo di ciò che nutre per la patria; parlando dell'una dice il suo amore per l'altra. Praga è come una bellissima donna di cui non ci si può non innamorare. 
Quando pensa ai seni della donna e al fremito del suo amore, in realtà sta pensando alle cose più belle della sua Praga e sta raccontando la sua passione per essa, e le sta promettendo fedeltà. 

Lei è smarrita come agnello nella tana del lupo: lo smarrimento tra le mani dell' amato, non è paura ma indica la sua alterità che non sì butta via, affermazione di sé, un invito al rispetto, che Seifert rivolge al popolo che lo legge. 
All'apparenza lei, la donna, Praga, sembra la parte debole. In realtà è lei il cuore di tutto.
Ce lo dice quell'ultimo verso: quando il seno cade nella mano dell'amato, sembra che il mondo si fermi, d'un tratto, per lei. La patria chiama  e il poeta la raccoglie, cantandone la bellezza.