Per Album
H o cominciato anzi giorno a buttar l'amo per te (lo chiamavo “il lamo”). M a nessun guizzo di coda scorgevo nei pozzi limosi, nessun vento veniva col tuo indizio dai colli monferrini. H o continuato il mio giorno sempre spiando te, larva girino frangia di rampicante francolino gazzella zebù ocàpi nuvola nera grandine prima della vendemmia, ho spigolato tra i filari inzuppati senza trovarti. H o proseguito fino a tardi senza sapere che tre cassettine – SABBIA SODA SAPONE, la piccionaia da cui partì il tuo volo: da una cucina,– si sarebbe aperto per me solo. Così sparisti nell'orizzonte incerto. N on c'è pensiero che imprigioni il fulmine ma chi ha veduto la luce non se ne priva . Mi stesi al piede del tuo ciliegio, ero già troppo ricco per contenerti viva. Eugenio Montale