Giorgio Canu poesie

  Ti sembra strano lo capisco è passato tanto tempo... (34 anni)  da quel sapore così dolce  (l'assunzione)   ...  Ma ti rendi conto amore  che da quando sto in pensione non esiste più una nuvola Che gran voglia di partire,  che gran voglia di ballare,  fino a notte profondissima... Amore prendimi per mano,  voglio correre veloce,  come due pazzi verso il sole   ora esisti solo Tu! 1 gennaio 2021:  e  per chi ha volutamente cercato di render pesante oltre misura la mia vita lavorativa, nessuno strale, nessun rancore, ma un sonoro pernacchione !!!

Caravaggio, L'urlo.  Giuditta che taglia la testa di Olofrene È come se l'attimo in cui vieni risucchiato dal vuoto per sfracellarti là sotto in fondo sulla roccia, e ti manca il respiro e l'urlo soffocato non esce, non riesce, e senti l'impatto prima ancora che sia... e ripercorri tutta la vita ristretta in un bagliore di memoria... È come se quell'attimo terribile fosse d'un tratto rallentato, congelato nel suo accadere, sensazione fisica di morire reiterata nel frangente. Il nulla, il vuoto l'abbandono il terrore: cado e non c'è appiglio, solo l'urto, imminente, che non arriva, ma è lì, ad un passo: un ripetersi infinito di quasi morte. Tremore, e un cuore ferito a sangue. parlando di mobbing