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Incontro

C hissà se,  quando sarà giunta la mia ora,  lì su quella porta mi verrai incontro.  F orse non riconosceranno,  dalle mie opere,  un uomo degno  di star lì dove tu sei, la felicità, M a tu potrai dire, per me, che ho speso una rosa per te,  e per i tuoi: "Sì, ha amato, almeno una volta ha amato, lasciatelo entrare".   D'improvviso ho pensato alla Tata, e, non so come, mi son ritrovato a parlarle. Era come se la vedessi, lassù, lontana, ma al tempo stesso la lontananza non c'era, era accanto a me e potevo discorrere tranquillamente con lei .

Lì dove sta lei...

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"L i , dove sta lei" (la felicità)  abita i piani alti,  e per noi è solo quell'attimo d'inerzia in cui resti sospeso  come foglia d'autunno nel vento.  È solo un attimo, poi ricadi a terra; e restano i dolori, assoluti, una parte di vita  che se ne va per sempre. E ppure tu... non ti si ferma mai,  perché?  dimmi: “ perché ?“.  D ella felicità resta l'attesa del dolore l'incombenza; ma l'attesa la sovrasta, è quel " perché " che non riesci a dire ma sta nel cuore E ad ogni alba, anzi all'alba di ogni istante ci dà vita. 

Un fiore, oltre

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C ome una rosa, o un fiore di papavero,  non basta coglierli  per riuscire a portarseli a casa,  C ome una luminosa stella non basta alzarsi in volo  per riuscire ad afferrarla,  C osì le lacrime: aprono e chiudono porte,  creano legami,  ma non si lasciano prendere;  sono un messaggio,  ma anche un rifugio,   un confine a volte impenetrabile.  A qualcuno è dato entrare  in questa alterità,  in punta di piedi, quasi felpato, dove dicendo "Tu"   mi scopro "Io",  parlo di me,  e del nostro legame con l'eterno. M i fermo a guardarti,  nel tempo, infinito e trasparente,  di un battito del cuore,  Ed il respiro s'arresta, quasi incespica,  trasale per lo stupore, per ciò che va Oltre... 

Gli occhi fissi su di Te

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S olo Lui può, Lui che non vedo...  ma c'è? Ne ho sentito  tante volte la voce ma non credo... vorrei.  E ppure lei , così piegata,  è lì ,  evidenza ineludibile: senza Lui morrebbe - all'improvviso, senza darci tempo né spiegazione -.  E il futuro?...  U n Amore   di donna e di uomo ci ha fatti, e Lui, che in quell'unione ci ha fatti,  ci lascerà morire così?  Lascerà piangere la madre,  il padre, il marito, i fratelli,  e la figlia? L 'ho pensato tante volte cercando di capire...  finché, invece, Ti   ho guardato ,  come quel centurione per il suo servo,  - con i medesimi occhi -  "da dove viene la vita?"  H o scorto il Tuo volto,  ho rivisto i Tuoi passi,  le parole, lo sguardo: Tu solo puoi!  e sono venuto da Te a implorarti,  per spostare le montagne.  Tu ,  Amore che sorpassa ogni conoscenza,  in questa mia ora   affidata, già esaudita,  ascoltami, guarda il pianto di quella madre ,  - lei sta, ora, come stava allora Tua Madre - ,  di quella figlia, pic