Fiore sui tetti
Ieri non c’era. Or vive, tra due vecchi embrici. Se per poco io m’arrischiassi sovra il muretto del terrazzo, cogliere lo potrei. Non ardisco. E’ troppo bello così: troppo mi piace, erto sul gambo, dalle muffe dei tegoli sgorgante senza una fronda, ma col serto d’oro di un reuccio di fiaba. E’ un fior magato. Il suo germe, quassù, lo portò il vento. Il suo nome lo cantano le stelle. Nulla sa delle selve e dei giardini sparsi pel mondo; sta, fra tetti e cielo, felice: al mondo unico fior si crede, ed io l’amo per questo… Ada Negri