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Benedetto

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L e lacrime scavano il legno di quella bara,  la aprono, scavano la profondità di un Amore O ra, che lui si è unito al suo T u più grande,  Tu ,  Dio della vita,  da cui ogni tu attinge,  guarda a noi  perché anche il nostro io  sprofondi in quel tuo stesso T u.

L'ombra e la luce.

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March Chagall, Noè e l'Arcobaleno Quando un corpo sembra spegnersi,  come la notte calando la sua coltre soffoca il giorno,  fino a non essere,  le sentinelle sulle torri gridano l'una all'altra : "quando finirà la notte?",  certezza dell'oltre,  del domani.  Perché  l'imminenza della morte è come una spada,  che taglia,  squarcia a metà il cielo della coscienza, e strugge.  Ma il tempo della vita è lo spazio che ci è dato per congiungere  il finito con l'eterno. Splenderà la nostra vita come il bagliore del compimento.  Già splende ogni giorno  in un'aurora senza fine,  perché l'io può,  in ogni momento, dire "Tu".  (With Google translation)  Your glory When a body seems to fade, like the night dropping its blanket suffocates the day,  until it seems  not to be, the sentries on the towers they shout to each other: "when will the night end?", certainty of a beyond, of tomorrow. Because the imminence of death it's like a

L'alba di ogni giorno

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Lo so, non posso voler di più, mi dicono "non ci puoi fare niente",  ma non mi basta,  mi dicono "non ci pensare",  ma io vorrei, vorrei di più,  lo vorrei adesso, ancora: per condividere, capire,  gioire,  insieme a volte anche soffrire,  per scendere e salire insieme a lui tutte le scale.  Per amarti bastava guardarti,  per sentirti, per volerti,  e per averti un po'  dentro di me.  Tu sei l'alba di ogni giorno, la luce che inizia e la vita che sboccia nel grano maturo.  Ed io senza Te,  mi sento,  non sarei. A Miriam Muccin, per la  morte del suo Guido

In Paradiso

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Marc Chagall, sposi nel cielo Sei volata via in silenzio, inaspettata; lontana dagli occhi, ma sempre abbarbicata a noi (e noi a te) come solo una mamma santa può fare, anche lassù. Dal Cielo, insieme a babbo di nuovo insieme per sempre, guardaci e sorreggici perché la vita sia per noi casa di Dio e, come la tua, un di più di bellezza. per la mamma di Donatella

Quando ti muore il Padre

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Quando ti muore il padre,  ti senti solo, improvvisamente solo, (anche se hai fratelli, sorelle, moglie, figli, e tanta gente intorno) anche se era vecchio, e ci si aspettava da tempo... Soli. Ci se lo aspettava prima o poi, a novantaquattro anni ce lo si può aspettare: ma non lo si aspetta mai proprio quel momento, e ci si sente soli. E poi... Non lo sapevamo, eppure, imprevisto, da quel momento, invece, non si è mai più soli, inizia una comunione senza fine tra noi e il cielo, ed è come trapassare oltre le nubi con lo sguardo: tu sei là, ti vedo, ogni tanto ti parlo; d'ora in poi insieme ogni giorno per sempre. A Giuseppe Campo

Se tu fossi stato qui

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Duccio di Boninsegna, Resurrezione di Lazzaro Piangevo , non avevo capito! E disperavo perché Tu non venivi,  eppure sapevi! "Maria si è scelta la parte migliore", mi avevi detto. Eppure nel mio cuore, lo sapevi, avevo scelto Te. Cosa avresti fatto se anch'io fossi stata lì ferma, ad ascoltarti? Già c'era Maria, era la sua parte, era fatta per quello. A ciascuno il suo compito! Lei lì, con Te: Io di là, in cucina... ricordi? Quella tazza di latte, quel vino, e quei piatti cucinati per te? Era lo stesso amore... Eppure non venivi. Ed io mi disperavo per la paura: non avevo capito. Ma ora so che l'hai fatto per me, e per lui, e per loro per tutti quelli che hai scelto, per tutta la storia quaggiù. Ora lo so, ho fatto bene a sperare a chiedere, quasi a pretendere Te, a rimproverarti con le lacrime agli occhi. Anche oggi son qui, con la mano tesa, vestita di nulla. Ma so, ora lo so, che se chiedo Tu fai,  che se chiedo Tu sei.  "Trasporterete le montagne"; n

C'è Marta, nei tuoi occhi

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Marta Mameli Ho visto  brillare i tuoi occhi di gioia vera, stasera, come se quel grido "non lasciarmi, non andar via" oggi dicesse "tu sei qui con me". C'era Marta nei tuoi occhi, non la sua  mancanza,  e, trapassata  da una lancia, la gioia per i tuoi figli fieri anch'essi d'esser tuoi, e, insieme, suoi. Ho visto negli occhi di Enza, e nelle mani forti di Mariano,  le stesse cose che vedevo negli occhi di mamma, e nelle mani di papà, dopo la morte di mio fratello Ettore.  In memoria: 17 agosto 2011