Giorgio Canu poesie

  Eri intenta a pressarlo...  un istante, e dai beccucci sgorgava il tuo cuore e il sorriso insieme al caffè. Non un gesto sprecato ma tutto, tutto era dato,  giravi tra i tavoli e volavi: come un'ape da un fiore sull'altro, dopo la luna, sotto il sole,  in un caffè.

Un sussulto, il piccolo sbatte le ali e si tuffa dal nido nel suo primo volo. Abisso, avventura,  mistero: sobbalzava il cuore... e poi la pace di sentirsi tenuto, portato, dal vento cullato. Come la tua corsa di oggi, lo slancio all'apparir del tuo viso, l'abbraccio che non ferma, non stringe, ma guarda lontano e ridona. I bambini, già grandi, son là, sui gradini, mistero, avventura, tremore e la certezza che qualcuno più grande ci tiene, con mani invisibili ci lancia ogni giorno, per farci ogni giorno volare. (...) Come un porto, da cui la nave salpa.

Schubert -  sonata per pianoforte in la maggiore D959 (cliccare sul filmato per ascoltare la musica)  S embravi volare oggi, sulla strada verso scuola, sicura. L a bimba abbarbicata al tuo collo pareva dire: "è mia mamma! " sollevando la testa con fierezza e dolcezza, quasi con sfida. I tuoi occhi,  protesi in avanti,  con le sue pupille dentro, ridevano e tremavano... ti mancava già prima ancora di lasciarla. P ensavi forse al lavoro,  a tutte le cose da sbrigare ma dentro, al fondo, sempre lei. U n vuoto, anche quando pieno; un pieno, anche quando vuoto, pieno di lei... ............................... Un incontro casuale, stamani per strada, proprio mentre ascoltavo questa sonata. Le note, calme ma sicure, si rassomigliavano ai suoi passi. La melodia, un po' melanconica, a tratti più decisa, e dolce, è come la vita, le cose da fare, la casa, il lavoro, la famiglia...  mentre si pensa alle cose care...   ...