Giorgio Canu poesie

  Ti sembra strano lo capisco è passato tanto tempo... (34 anni)  da quel sapore così dolce  (l'assunzione)   ...  Ma ti rendi conto amore  che da quando sto in pensione non esiste più una nuvola Che gran voglia di partire,  che gran voglia di ballare,  fino a notte profondissima... Amore prendimi per mano,  voglio correre veloce,  come due pazzi verso il sole   ora esisti solo Tu! 1 gennaio 2021:  e  per chi ha volutamente cercato di render pesante oltre misura la mia vita lavorativa, nessuno strale, nessun rancore, ma un sonoro pernacchione !!!

Albert György, Emptiness AD OGNI TIRANNO  LA SUA CORDA qualunque tiranno sia Tu che hai ferito l’uomo semplice  sghignazzando sulla sua sventura e confondendo il bene e il male  insieme a quei buffoni che intorno a te si assiepano,  anche se tutti ti si prostrassero  celebrando la tua saggezza e il tuo valore ,  medaglie d’oro coniando in tuo onore,   felici perché sono, ancora un giorno, salvi, Non sentirti al sicuro.    Il poeta non scorda. Uccidilo: ne nascerà uno nuovo.  Saranno scritti gli atti e le parole . Meglio per te d’inverno, al sorgere del sole,  un ramo curvo sotto il peso e la corda. Czeslaw Milosz   Poco importa che sian capi. mariti, mogli, colleghi, lecchini d'ogni sorta (ogni tiranno ha i suoi finti interessati adulatori): ogni atto o condizione, anche di un collega, che imponga ad altri un peso non dovuto, è un sopruso, un vero sfruttamento da parte del tiranno di turno. Meglio per lui la vergogna e la gogna. Sempre parlando di mobbing.   .     cantieri navali d

  Lo vedi, lo vedi da lontano è là, come un vortice aspetta di ghermirti, stringerti, affondarti. E tu gli vai incontro. procedi non puoi far altro: timone bloccato, motori bloccati su avanti, avanti a velocità di crociera o avanti tutta, poco importa, ma inesorabile ci arriverai. Puoi girarti, se vuoi, non vedere, ma ci arriverai. No, non sarà naufragio, non son capace di naufragar nell'odio. Sarà un lento masticare amaro. Ma so che una mano ci tiene lungo la rotta tracciata: "Non abbiate paura".

Caravaggio, L'urlo.  Giuditta che taglia la testa di Olofrene È come se l'attimo in cui vieni risucchiato dal vuoto per sfracellarti là sotto in fondo sulla roccia, e ti manca il respiro e l'urlo soffocato non esce, non riesce, e senti l'impatto prima ancora che sia... e ripercorri tutta la vita ristretta in un bagliore di memoria... È come se quell'attimo terribile fosse d'un tratto rallentato, congelato nel suo accadere, sensazione fisica di morire reiterata nel frangente. Il nulla, il vuoto l'abbandono il terrore: cado e non c'è appiglio, solo l'urto, imminente, che non arriva, ma è lì, ad un passo: un ripetersi infinito di quasi morte. Tremore, e un cuore ferito a sangue. parlando di mobbing

C'è chi sostiene che io sia nulla: perché non corrispondo alle sue aspettative; o perché, pur senza competere, lo supero in qualcosa che invero lui non stima... Così pensa di deridermi proprio su quello, di cui neppur comprende il valore, a mó di Pentothal ! Ma io ci sono, non sono "un nulla"! È così che sono per lui un bel pugno qui tra le costole ... E nulla ci può far l'anestesia... Tu, che mi sei compagna, non chiedermi le ragioni di quel che non comprendi... Se solo senti in me un accento di verità, guardami e ci basti quella scintilla per aiutarci a portare insieme i pesi della vita. Guardami solo, e pur senza chiedere capirai ben presto che la risposta è solo amore... Solo per amore Tutto.