Il macchinista




Il treno è una sineddoche:

ricorda, il viaggiatore, 
quando, pupille spalancate, 
guardava al finestrino
quel suo correr veloce, 
sui binari. 
Andava, lontano andava, 
ma anche se solo
di passaggio
respirava la vita 
sentiva il suo profumo, 
non solo pendolare. 

Il treno è una poesia
sogno per molti,
fuga per tanti, 
vacanza, incontro, 
famiglia, amici, 
racchiude in due pareti
un mondo, in lungo
e in largo, paesaggi, 
vite, affetti. 

E il macchinista lo sa:
mentre ti porta, 
discreto, 
sempre muove il tempo
con quella monovella, 
pulsanti, cambi e spie, 
e ti fa volare
come ti fa volare il vento. 

Di quel suo lungo andare
di tutto il suo sbuffare
resta il ritorno, a sera, 
alle persone care. 



Un nuovo amico nel gruppo degli amici, e fa il macchinista delle ferrovie.