Meridiana.
Seduto allo scrittoio
parlo con te, mentre scrivo,
e mi pare che tu sia qui
a me di fianco
e che possa vederti,
e di udir la tua voce.
Quando mi sento solo,
stanco, a volte inutile,
mi siedo quindi qui a parlar con te,
e la tua bocca, i tuoi occhi,
il tuo pensiero
mi fan sempre ritrovare quel punto
ove il mio vagar breve
tende alla carriera del sole,
al suo corso immortale.
E così mi ricongiungi al tutto,
ed ogni cosa si spiega,
e la mancanza,
lungi dall'esser dolore o vuoto,
è prova di per cosa io Sono,
e tu Sei.
Come farei, se tu non fossi?
Dove sarebbe il bello e il vero
lontan da Te?