Equinozio di primavera.

   

Già volge al tramonto Orione
con la splendente Rigel, 
ed alta è in cielo la luna piena
di primavera. 

Suonano squilli dalle torri, in bronzo, 
per la sùbita Pasqua, 
rintocchi chiamano in alto i cuori
vestiti a festa. 

S'erge lo stelo dei primi fiori
i cieli solcano gli uccelli migratori 
tutto si desta, nel mondo in festa
rivive il cuore. 

Nell'equinozio finisce il gioco, 
riprende il gioco, continua il gioco
di buio e luce

l'uno è mancanza, non vuoto;
l'altra è pienezza, sempre cercata,
quando c'è splende, se invece manca
grida. 

Dall'est all'ovest, in ogni tempo 
grida nel cuor che nasce alla vita, 
grida nel cuore che sperando muore. 

Grida il Tu, grida l'Io, grida la vita.