La mia Pasqua con Maddalena.
Ho bisogno di guardarti
per ridirti il grande amore,
ho bisogno dei tuoi occhi
per aprirti tutto il cuore
I tuoi occhi son la luna
le pupille son le stelle
le tue labbra son le onde
la tua voce è come il vento
Le tue braccia son le querce
che mi trovo tutt'intorno,
le tue mani i miei fratelli;
il tuo sguardo son sospiri
di chi incontro tra la gente
Non potrò giammai toccarti
nell'attesa di quel tempo
in cui sempre sarò tuo,
ma già ora ti posseggo
negli sguardi, nelle labbra,
nei miei pianti e nel silenzio,
mi avvicino a te fuggendo
mi seduci e fai bruciare
non il cuor, ma tutto intero.
Non m'hai dato in quel bel tempo
d'incontrarti e poi seguirti,
di aspettarti, di cercarti,
di ospitarti, di servirti,
d'implorarti
non ho visto chi cercava
di spalmarti con unguento,
o cospargere profumi
e asciugarti coi capelli,
ma ero là, dentro di lei,
nei suoi gesti, nel suo capo
tutto chino sui tuoi piedi
Nel suo slancio, la sorpresa
quando si sentì chiamata,
nel suo poi tirarsi indietro
non respinta, ma mandata.
Non t'ho visto sulla strada,
ma t'incontro tutti i giorni
in ogni battito del cuore,
desiderio è il mio respiro,
tu mi strazi, finché tutti
i miei sensi siano sazi.
Io ti voglio, io ti cerco
io ti chiamo, io ti abbraccio.
Io ti ho, perché mi hai,
e la gioia del tuo intuarmi
non avrà pausa giammai
finché alfin ti rivedrò
e con Te sempre sarò.
"Cristo mia speranza è risorto"
lei ci disse, e la sento, e lo ridico
lo ripeto in ogni dove
il mio Amore è qui tra noi
è l'amor di tutti noi
e noi tutti siamo Suoi.
La mia Pasqua attraverso gli occhi
di Maria Maddalena,
e di tutte le donne
che rendono "bella" la mia vita