Il dono
Quando perdo qualcosa
- che pur tenevo con mano stretta
e fermo il cuore -
rimane vuoto o rabbia
e più m'incaponisco, e ancora
ancora cerco
"quel che non c'è e che passa" .
Quando mi viene in mente,
invece, e penso
che niente, niente dura,
- lo vedo e poi l'afferro,
ma si disfà ogni volta -
mi guardo intorno e cerco
"quello che non finisce" .
Come un intreccio, a volte,
- peduncoli tra i pampini -
nascono i miei pensieri
avvinghiati
al par di viticci, e stretti
a quello che porta il giorno.
Sol quando all'improvviso,
punto di fuga,
il Tuo volto, qual lampo di sereno,
strappa al vuoto ed al grigior del cielo,
il grido...
rivedo, risento, in fondo alla ferita
quel grido, quasi un'eco,
di cui son fatto.
E rinasco come il sole dalla notte,
come un bimbo:
spalanca gli occhi, vede...