Usata, e buttata, sono stata usata fin dall'inizio, corteggiata con le lusinghe, di un Amore eterno (?) , come fosse tutto vero, come se la verità esistesse. E poi brutalizzata, al momento opportuno schifata, umiliata, lasciata, sola sul gelido marmo che sol la morte... o che fosse un prato, non importa, sempre morte, stuprata. Resa nulla, indifesa, vergogna di tutti, a dirmi che la verità non esiste, a me che tutto per quell"Amore ho dato. E in realtà era solo mio, non tuo, non loro, non vostro, di chi ci circonda, finzione. Non c'è più nulla, ora, e nessuno, nella mente e nel cuore, nel toccarmi: "ci sono?", negli occhi; recise le mie radici voglio solo dimenticare, per non morire. Non toccarmi, non guardarmi, non cercarmi tu che credi di capire il mio strazio, e banalizzi il mio star male, tu che non c'eri, o se c'eri non guardavi. Vorrei solo Altre mani, che mi prendano, per non morire.